INTERVISTA A BEN ISUFAJ

Ben Isufaj, Amministratore e Fondatore di Benpower, ha iniziato a lavorare nel settore della bonifica nel 1990 come direttore tecnico per la prima società al mondo specializzata nella gestione dei sinistri da incendio e allagamento. Nel corso degli anni ha ricoperto diversi ruoli tecnici a livello nazionale e internazionale sino allo scioglimento dell’azienda avvenuto nel 2002. Nello stesso anno ha avviato Benpower.

Lavorando nelle emergenze e dovendo garantire risultati in tempi brevissimi, l’organizzazione del lavoro deve essere continua. Praticamente 24h su 24h. Come avviene? Questi interventi sono maggiormente di progettazione rispetto al lavoro sul campo?

Quando avviene un sinistro, che si tratti di un’azienda o un privato, priorità assoluta è ripristinare la normalità. Di tempo da dedicare alla pianificazione ce n’è molto poco. Bisogna sapere esattamente come intervenire con tempestività e competenza. Quindi in realtà nella maggior parte dei casi il lavoro è quasi tutto da gestirsi sul campo. Se per esempio dobbiamo intervenire in un’abitazione privata, con l’esperienza che abbiamo alle spalle, conosciamo bene le problematiche che possiamo incontrare, capiamo subito di cosa si ha bisogno. È necessario muoversi immediatamente per evitare l’aggravarsi dei danni. Non è possibile fare un progetto, salvo quando abbiamo a che fare con un sinistro sotto sequestro o un pericolo di caduta… in questo caso ovviamente sono coinvolti altri fattori. Ma se il sinistro è relativo a una casa, dove ha preso fuoco una cucina, o un’industria, dove sono coinvolti dei macchinari, dopo tanti anni di esperienza sul campo sappiamo in automatico come intervenire. Le nostre squadre seguono protocolli oramai collaudati e strutturati in base alle diverse evenienze.

Quanto conta la formazione per i vostri operatori perché ad esempio quasi quotidianamente possono cambiare delle leggi in tema di sicurezza o in tema di regole sanitarie?

La formazione è fondamentale. Svolgiamo un lavoro talmente complesso, in situazioni disastrose, dove non è possibile concedersi sviste o mancanze. Proprio per questo organizziamo costantemente giornate di formazione per tutti i nostri tecnici, collaboratori e commerciali, proprio per essere sempre al passo con l’evolversi del settore, dal punto di vista tecnico e qualitativo, ma anche dal punto di vista assicurativo. E perché no, anche dal punto di vista relazionale dato che comprendiamo benissimo il grande sconforto che può provare il cliente che ha subito il danno.

Il mercato assicurativo è in forte evoluzione. Da qualche anno il vostro servizio viene introdotto in polizza, dando la possibilità all’assicurato di chiamare direttamente aziende come la vostra. Non si tratta di un obbligo, ma di una facoltà.

In Italia non esistono obblighi che possono imporre servizi simili. L’inserimento in polizza deve essere interpretato come uno strumento a servizio del cliente. Certo obbligo di quest’ultimo è fare tutto il possibile per evitare o diminuire il danno, secondo quanto definito dal Codice Civile, come le operazioni di messa in sicurezza, stop corrosion e così via. L’assicurato non può lasciare il bene danneggiato senza intervenire e senza tentare di recuperarlo o fare in modo che non si danneggi ulteriormente. Per il resto il cliente a casa sua può chiamare chi vuole, importante però è che sappia che può avvalersi di esperti specialisti del settore. Per questo motivo ci facciamo accreditare dalle compagnie di assicurazione e di brokeraggio. La chiave di questi accordi risulta proprio nell’offerta di servizi che possano rispondere alle esigenze dei clienti, offrendo soluzioni immediate ai problemi.