INTERVISTA A BEN ISUFAJ

Ben Isufaj, Amministratore e Fondatore di Benpower, risponde ad alcune domande sull’operatività dell’azienda di bonifica.

Segue dall’articolo precedente

Gestire tanti dipendenti in sedi diverse significa avere un’impresa che deve essere assolutamente strutturata per poter garantire l’occupazione di tutti. È un lavoro complicato o si alimenta in qualche modo da solo?

Da solo assolutamente no, sarebbe impossibile gestire tutte le sedi italiane ed estere senza alcuna supervisione. D’altra parte, soprattutto considerando che interveniamo nelle emergenze, è stato necessario creare una struttura dove ognuno fosse in grado di operare con molta autonomia. Se per esempio avviene un sinistro nell’area milanese, se ne occupa la filiale di Milano secondo standard operativi definiti e ben consolidati. Se poi c’è bisogno di più personale, allora viene richiamato da altre sedi. Si lavora sempre in sinergia, ma in maniera snella. Nonostante l’azienda sia cresciuta molto negli ultimi anni, dobbiamo sempre rispondere alle richieste di intervento in maniera assolutamente tempestiva, quindi le decisioni devono essere prese all’istante senza ritardare il piano di azione. Non si può perdere tempo, il cliente ha bisogno del nostro aiuto. C’è molta comunicazione all’interno dell’azienda, ma allo stesso tempo anche molta assunzione di responsabilità.

Qual è il punto di forza su cui basate tutta questa organizzazione?

L’esperienza è centrale. Più o meno, dal 1990 al 2010, le aziende che operavano in questo settore erano pochissime: 2 o 3. Negli ultimissimi anni invece sono fiorite una quantità innumerevole di cooperative che voglio fare questo lavoro, che si presentano come specializzate, ma sono improvvisate. L’esperienza è ciò che ci differenzia dalle false promesse. Se ci troviamo in presenza di un danno, non possiamo crearne un altro. Ed è quello che spesso accade se ci si affida a imprese inesperte. Quante volte siamo chiamati anche dalle assicurazioni a sistemare i danni creati da altri fornitori che spesso non hanno la minima idea di quello che fanno. Devi possedere le conoscenze tecniche di ciò che stai facendo. Devi conoscere i prodotti che utilizzi, i macchinari che sono in circolazione, essere sempre al passo con l’innovazione tecnica e tecnologica. Altre volte devi essere anche oltre, immaginare e inventare delle soluzioni. Significa dedicare molte risorse alla ricerca e sviluppo. Insomma è un lavoro che necessita di anni e anni di esperienza.

A proposito di ricerca e sviluppo, voi utilizzate prodotti che contribuite a creare…

Certo. Collaboriamo da sempre con industrie chimiche ed esperte del settore per creare i prodotti che poi utilizziamo sui sinistri. Ci confrontiamo costantemente, spieghiamo le nostre necessità e i casi più diversi su cui ci troviamo. Da qui nascono i nostri prodotti che poi testiamo, per utilizzarli nei vari interventi. Questa è un’assoluta costante del nostro lavoro, anche perché le superfici, i macchinari e gli impianti che andiamo a trattare cambiano in continuazione, si evolvono. Di conseguenza anche noi dobbiamo adattarci al cambiamento, spesso anticiparlo. In ogni caso usiamo da sempre prodotti assolutamente rispettosi dell’ambiente e cerchiamo quanto più possibile di individuare tecniche naturali che comportino l’impiego quanto mai ridotto di sostanze chimiche additive.