EMERGENZA METEO: PIOGGE, ALLAGAMENTI E CATASTROFI NATURALI

Città sommerse dall’acqua, fiumi in piena che attraversano le strade, interi paesi sfollati: sembrano le immagini di un film apocalittico quelle che abbiamo visto scorrere davanti ai nostri occhi nell’ultimo periodo. Purtroppo migliaia di persone si sono trovate a vivere questi brutti momenti in prima linea. Sono state case, fabbriche, negozi, ristoranti, attività di ogni genere a essere colpite. Le aziende di bonifica come Benpower rappresentano un tassello cruciale per affrontare il post emergenza.

Dopo un sinistro attivarsi immediatamente risulta fondamentale. Infatti tanto prima si interviene tanto più si può ripristinare: strutture, fabbricati, immobili, impianti, condotte, apparecchi elettrici ed elettronici, documenti, libri, macchinari, contenuti e arredi. Tutto è recuperabile. Nelle moltissime chiamate ricevute da Benpower in occasione dell’alluvione in Emilia-Romagna, ancora una volta si è dimostrata essenziale la collaborazione di tutte le figure interessate. Dopo l’intervento della Protezione Civile e dei soccorsi territoriali, il sostegno sollecito da parte delle Compagnie e degli intermediari assicurativi, la presenza costante dei periti e la prontezza delle nostre squadre hanno permesso l’avvio tempestivo dei lavori di salvataggio e bonifica per riprendere le attività o consentire il rientro nelle case quanto prima possibile.

Come si interviene
“Dopo la rimozione dei fanghi e l’aspirazione delle acque reflue”, dichiara Ben Isufaj, Amministratore e Fondatore di Benpower, “nella maggior parte dei casi si tratta di lavori di deumidificazione e risanamento delle aree colpite da allagamenti e alluvioni. Per esempio, se si opera in spazi privati, commerciali o ristorativi, si provvede al lavaggio delle pavimentazioni con prodotti specifici, per poi bonificare le strutture murarie e la mobilia, assieme ai contenuti. Seguono la deumidificazione ambientale, l’aspirazione di sali e residui, un ulteriore passaggio di bonifica con appositi detergenti e si chiudono i lavori con il processo di sanificazione che permette di sanitizzare l’area e rimuovere gli odori. Viene insomma predisposto un piano d’azione per neutralizzare la contaminazione ed evitare l’insorgere di ulteriori muffe, funghi e batteri. Se si opera in aree industriali dove sono presenti macchinari e impianti, le attività da predisporre sono sicuramente più complesse, ma l’obiettivo è sempre lo stesso, ovvero l’eliminazione definitiva degli elementi contaminanti e il ripristino di tutto quanto coinvolto nel minor tempo possibile per scongiurare i danni diretti e quelli indiretti”.

Benpower è stata coinvolta in operazioni di pronto intervento, bonifica e ripristino nella recente alluvione in Emilia-Romagna sin dalla prima ondata di forti piogge avvenuta il 3 e 4 maggio per poi trovarsi già operativa nell’inondazione del 16 e 17 maggio, occupandosi di 23 cantieri d’ambito industriale per cui le attività di salvataggio e deumidificazione hanno svolto un ruolo fondamentale con l’obiettivo di eliminare progressivamente l’umidità assorbita dalle strutture murarie dei fabbricati, bloccare l’avanzamento di processi corrosivi-ossidativi e la generazione di muffe e – ovviamente non da meno – ripristinare la salubrità dell’ambiente e dell’aria.

Esperienza e prevenzione vanno di pari passo
Anche se le cronache di questo periodo hanno portato alla ribalta situazioni drammatiche come quelle vissute in Emilia-Romagna, è necessario comprendere che non si tratta di fenomeni eccezionali, ma di casi frequenti e ripetuti. L’Italia infatti è un Paese ad alto rischio idrogeologico: l’anno scorso le Regioni Piemonte e Liguria sono state pesantemente colpite dalle piogge, come Veneto e Friuli dalle trombe d’aria, Toscana e Sicilia da straripamenti e alluvioni solo per citare i casi più recenti. Il Report Ania 2021-2022 riferisce che il 70% del territorio italiano è soggetto a calamità naturali come terremoti e inondazioni, inoltre secondo i dati raccolti dallo European Severe Weather Database nel corso dell’ultimo decennio gli eventi meteorologici estremi come forti piogge, cicloni e grandine sono più che quadruplicati da 350 a 1600 all’anno su tutta la nostra Penisola.

D’altronde il tema del cambiamento climatico è tra i più attuali del nostro tempo. Negli eventi catastrofici la gestione dell’emergenza e soprattutto del post emergenza mediante piani sistematici di intervento diventa sempre più importante e va di pari passo con l’informazione e lo sviluppo di una cultura preventiva del rischio. Dai fondi elargiti per lo stato di calamità naturale alle corrette coperture assicurative, che in Italia ricordiamo presentano delle percentuali molto basse rispetto al resto d’Europa, un altro tassello cruciale nel superare un evento così devastante è rappresentato dalle società di bonifica, che possono fare davvero la differenza nella ripartenza.